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1948: nasce la Pallacanestro 4 Torri

Ferrara, dopoguerra. Una città che usciva distrutta dagli avvenimenti dei vent’anni precedenti, dal fascismo alle tragedie del secondo conflitto mondiale, aveva bisogno di ricostruzione e ripartenza, che passavano anche attraverso i valori trasmessi dallo sport e dall’aggregazione della gioventù ferrarese. Fu così che, nel 1947, il gesuita padre Giandomenico Maddalena, insieme a un gruppo di giovani, fondò il circolo giovanile 4 Torri, con sede in piazza Sacrati, nel centro di Ferrara: in un piccolo cortile si avviò l’attività sportiva che richiamò numerosi ragazzi ferraresi, che, dopo l’inattività dovuta alla guerra, potevano praticare pallavolo, pallacanestro e tennis da tavolo. La vera e propria attività cestistica si fa risalire al 1948, un anno dopo la fondazione della società da parte di padre Maddalena, anche se dall’anno precedente la pallacanestro si stava già diffondendo grazie alla 4 Torri in tutta la provincia di Ferrara, con l’obiettivo primario della diffusione del basket tra i giovani.

In seguito, nel 1950, il circolo si trasferì in via Boccacanale di Santo Stefano, a Casa Cini, appena donata dal conte Vittorio Cini alla Provincia Romana della Compagnia di Gesù, mosso da un profondo sentimento religioso, dopo che fu deportato a Dachau durante la guerra e dopo che suo figlio Giorgio morì in un incidente aereo nel 1949.

Oltre all’attività religiosa portata avanti dai Gesuiti, Casa Cini offriva ai ragazzi che la frequentavano, soprattutto di buona famiglia, anche una biblioteca, voluta dallo stesso padre Maddalena: come recita una targa presente nel palazzo, la Casa è «dedicata alla cultura e alla gioventù ferrarese». Parallelamente correva l’attività sportiva, che andava intensificandosi anno dopo anno, e in particolar modo quella cestistica, grazie all’arrivo nel 1957 di padre John Caneparo, londinese, che con il suo operato diede un notevole impulso al basket ferrarese e a quei valori che oggi sono un caposaldo della società 4 Torri. La polisportiva divenne così, in poco tempo, una delle più solide dell’intera provincia ferrarese: i ragazzi praticavano la pallacanestro, la pallavolo e il tennis da tavolo.

In un tale contesto di crescita sportiva, padre Caneparo, per tentare di innalzare il livello della pallacanestro 4 Torri, iniziò a chiamare ragazzi più giovani anche da altre squadre, fatto che però contrastava con la volontà degli atleti più anziani, che volevano continuare a giocare. Nella stagione 1958-1959 la 4 Torri presentava così due squadre di pallacanestro nel campionato di Prima Divisione ferrarese: una più quotata 4 Torri A, tra le cui fila militavano i più “vecchi” come Sergio Cavallari, atleta polisportivo, e Domiziano Mezzadri, e una 4 Torri B. Inoltre i granata disputavano anche i campionati giovanili juniores e allievi. I risultati non tardarono ad arrivare, e la 4 Torri A, più tecnica e vivace rispetto alle avversarie, riuscì a centrare il salto di categoria in Promozione regionale nella stagione 1960-1961 da imbattuta, grazie a Sergio Cavallari, Giancarlo Magnoni e Adolfo Sebastiani.

Gli anni Sessanta: la Serie B e il palcoscenico nazionale

La solida organizzazione societaria non tardò a dare i primi importanti risultati con l’inizio degli anni Sessanta. Mentre nel 1961 la polisportiva si estendeva con attività dedicate ad atletica leggera, sci e ciclismo, nel basket i giovani della squadra Juniores conquistavano il primo alloro regionale; la prima squadra, impegnata nel campionato di Promozione regionale, affrontava nel girone B le quotate SEF Virtus Bologna (“consorella” della Virtus di Serie A), Libertas Rimini, Arvedo Bastia Bologna e Cuccioli Fulgor Forlì, oltre alle altre ferraresi Gioventù Italiana e San Benedetto. Una seconda squadra, invece, continuava a disputare la Prima Divisione.

L’annata seguente, 1961-1962, rappresentò una stagione fondamentale per i granata della Pallacanestro 4 Torri. La squadra, capitanata da Sergio Cavallari, giunse infatti a un’incredibile finale di stagione. Dopo essersi imposta nel campionato di Promozione regionale, la 4 Torri approdò allo spareggio per la promozione contro la bolognese Arvedo Bastia. Sebbene la notizia fosse arrivata con un preavviso di solo otto giorni prima della gara, disputata nell’ottobre del 1962, ciò non impedì che per questo importantissimo match, che si sarebbe disputato a Reggio Emilia, si aggregassero alla 4 Torri alcuni giocatori dalle altre squadre ferraresi San Benedetto e Gioventù Italiana, nonostante la grande rivalità sportiva di quegli anni. I granata, trascinati da Alberto Villani, si imposero sui bolognesi per 48 a 43, aggiudicandosi così lo spareggio e approdando alla Serie B, il terzo campionato nazionale, organizzato in gironi interregionali. Fu una promozione storica per la 4 Torri, che in poco tempo dalla Prima Divisione era arrivata sul palcoscenico nazionale.

La squadra della Serie B allenata da Domiziano Mezzadri tra le sue fila annoverava, oltre ai veterani, anche giocatori che avevano vinto il campionato juniores nel 1961: Sergio Cavallari, Adolfo Sebastiani, Paolo Pupillo, Alberto Villani, Marzio Poltronieri, Paolo Longhini, Andrea Mariotti, Rodolfo Mariotti, Giancarlo Magnoni (capitano), Pino Antonione, Luigi Vezzani. Da matricola terribile i granata in breve tempo diventarono una solida certezza della categoria. Era una squadra che aveva intessuto stabili e duraturi legami di amicizia che si riflettevano sul campo: si tolse la soddisfazione di vincere la gara prima del Natale 1962 sul difficilissimo campo dell’Atlas Bologna, affrontando ogni difficoltà, come la vittoria sul campo all’aperto in casa della Valtarese, scivoloso per la pioggia caduta in precedenza.

La stagione seguente 1963-1964 vide l’arrivo in granata di giocatori importanti a rinforzo della rosa: Maurizio Poltronieri, Fabrizio Frabetti, Roberto Vedovato e Rodolfo Perini, che militava nelle fila di San Benedetto, ma che sarebbe diventato uno dei giocatori più importanti della 4 Torri, per poi ritornare negli anni Settanta nel ruolo di allenatore. In seguito, con l’annata 1964-1965, si chiudeva l’esperienza della Pallacanestro 4 Torri in Serie B. Furono tre anni più che positivi per i ragazzi di Casa Cini, che avevano sempre veleggiato nelle zone di alta classifica.

Le cose cambiarono nella stagione 1965-1966. Con il nuovo ordinamento dei campionati voluto dalla presidenza alla Federcanestro di Claudio Coccia, la 4 Torri si ritrovò nella Serie C nazionale, un torneo più difficile, più tecnico e anche più dispendioso economicamente rispetto alla precedente Serie B. La squadra, affidata alle mani di Giancarlo Magnoni (allenatore e giocatore), si preparava a due anni molto insidiosi. Per affrontare questa nuova esperienza, furono affiancati ai veterani i giovani Patrizio Zanotti, Carlo Melchiorri, Francesco Marchetti. Se nella prima stagione di Serie C la 4 Torri riuscì a salvarsi, confortandosi anche con la vittoria del titolo regionale assoluto Juniores, nel 1966-1967 le poche vittorie all’attivo condannarono i granata alla retrocessione in Serie D nazionale.

La stagione 1967-1968 doveva avere il sapore del riscatto per la 4 Torri. Per centrare l’obiettivo promozione e ritornare subito in Serie C, si aggregarono ai ragazzi allenati da Magnoni e Tumiati alcuni giocatori dalla società ferrarese La Salle: Patroncini, Rossi, Mariotti, Brancaleoni e Taddia, mentre come preparatori furono ingaggiati il prof. Lenzi, che si trovava nel giro della Nazionale di mezzo fondo, e il prof. De Sisti, che fu preparatore anche del Milan. La stagione fu esaltante, ma la 4 Torri, trascinata dai punti di Zanotti e dall’esperienza di Sebastiani, si classificò terza a soli due punti dalle prime appaiate in cima alla classifica, arrendendosi così a un’altra stagione in Serie D, che vide i ragazzi di Magnoni nuovamente terzi in classifica. La situazione, però, era profondamente mutata. Come si legge sui giornali di quel periodo, la dirigenza di Casa Cini era alla ricerca di un «abbinamento» che potesse garantire di sostenere le spese di un campionato nazionale; ma, nelle difficoltà, la 4 Torri fu costretta ad abbandonare la scena, e molti giocatori passarono alla Zuccheri Bologna. La società di Casa Cini, infatti, fino a quel momento non aveva mai avuto uno sponsor, e per affrontare le spese di campionati importanti e impegnative trasferte si serviva dei soldi che Padre John Caneparo riusciva a procurarsi, di quelli messi a disposizione dai giocatori più anziani che già lavoravano e degli incassi dei biglietti delle partite casalinghe.

La società granata, alla fine di un decennio estremamente esaltante e oltre le aspettative, ritornò a focalizzarsi sul primigenio obiettivo che si era data nel momento della sua fondazione, vale a dire la diffusione dello sport tra i giovani ferraresi, ben conscia, però, di aver forgiato una generazione di ragazzi che, dopo aver militato nelle fila della prima squadra, hanno calcato la strada del successo personale, perché mai era venuto meno il binomio tra sport e cultura, una delle prerogative fondamentali di Casa Cini. Infatti, già alla fine dell’ottobre 1970, la 4 Torri ufficializzava una collaborazione tecnica con la Petrarca Gerona di Padova, affidando il settore giovanile granata all’allenatore del Petrarca e della nazionale cecoslovacca Mrazek. La prima squadra, ormai smembrata, ripartiva con Gianni Tumiati in panchina e dei giocatori che arrivavano da altre città. Nel frattempo si proseguiva con la ricerca dei fondi per affrontare il campionato di serie D, ma il tentativo risultò vano. L’11 novembre del 1970 il quotidiano «Il Resto del Carlino» scriveva La 4Torri abbandona. Le scarse disponibilità economiche e la partenza di molti giocatori costrinsero i dirigenti, dopo l’iscrizione alla Serie D, a ritirare la squadra per non affrontare un campionato nazionale con i giocatori delle giovanili, sui quali, dunque, si focalizzava un progetto di ripartenza affidato all’ex nazionale cecoslovacco Mrazek.

…la storia continua…

U.S.DIL PALLACANESTRO 4 TORRI FERRARA

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